Test casco MET Grancorso: specifico per ebike e speed pedelec
Claudio Riotti
L’azienda italiana MET di Talamona, vicino Sondrio, costruisce caschi da bici da più di 30 anni.
Uno degli ultimi e più innovativi prodotti è il casco MET Grancorso con certificazione NTA, un nuovo standard di sicurezza creato appositamente per l’uso di ebike e speed ebike, ovvero bici elettriche con assistenza fino a 45 km/h, sempre più diffuse in Europa.
Abbiamo messo quindi alla prova questo innovativo caschetto che presenta diverse peculiarità, oltre alla suddetta certificazione.
Andiamo a vederle da vicino.
Casco MET Grancorso, caratteristiche tecniche
Il casco per ebike Grancorso presenta un’ottima fattura e una precisione nella lavorazione che denotano l’impegno dell’azienda MET nell’offrire un prodotto di fascia alta ben realizzato e soprattutto sicuro.
La forma del Grancorso è quella tipica dei caschetti da città ma è molto coprente su nuca e tempie.
Rispetto a un casco normale come ad esempio il casco urban MET Corso, il Grancorso offre infatti il 10% in più di protezione. Per passare l’omologazione NTA viene testato con una velocità di impatto nei laboratori MET del 21% superiore rispetto a un’omologazione CE e con una forza di impatto del 43% superiore.
Questo perché in sella alle speed pedelec si raggiungono velocità maggiori rispetto a una ebike standard, di conseguenza anche la prima e più importante protezione, il casco, deve essere adatto alla destinazione d’uso che ne facciamo.
Le prese d’aria del Grancorso sono otto in totale, sei in ingresso e due in uscita, poche rispetto ai caschi da strada o mtb come il MET Roam che ne ha 22.
Il motivo è da ricercarsi nella minore esigenza di ventilazione data dalla destinazione d’uso e la certificazione NTA che richiede più materiale nelle zone critiche come le tempie e la nuca, in caso di incidenti urbani.
La piccola visiera è rimovibile, operazione che non richiede attrezzi grazie ai due piccoli perni su di essa e le sedi sul casco. L’ampia zona inferiore sulla calotta sembra non verniciata e potrebbe dare un aspetto economico al Grancorso, in realtà è trattata con il rivestimento riflettente che dona un’alta visibilità a 360°.
Sempre riguardo alla visibilità, come accessorio è presente la luce led ricaricabile e resistente all’acqua che abbiamo già visto ed utilizzato sul MET Roam. È applicabile alla fascia dietro la nuca ed è dotata di un ingegnoso sensore di luminosità per cui si accende ogni volta che ci troviamo al buio, ad esempio imboccando una galleria e si spegne dopo 15 secondi quando si torna alla luce.
Ecco il video che ce la illustra nel dettaglio, con anche la modalità “crepuscolare”:
Le imbottiture del MET Grancorso sono costituite da quattro pezzi rimovibili e traforati per migliorare la traspirabilità. Il sistema di regolazione della calzata, chiamato Safe-T Advanced e regolabile col classico pomello, permette anche di spostare la fascia sulla nuca in diverse posizioni, personalizzando così la calzata. Calzata che risulta molto stabile anche grazie ai due inserti in silicone presenti alle estremità del sistema.
La chiusura del casco è magnetica ed è la praticissima Fidlock, che già utilizzo su altri prodotti e trovo molto comoda, veloce e sicura.
I cinghietti a Y sotto l’orecchio sono regolabili così come la fibbietta sottogola, ne abbiamo parlato nel tutorial sulla scelta del casco mtb quanto sia importante regolare un casco nel modo corretto, qualsiasi bici si utilizzi.
Il Grancorso, come altri caschetti urban, è dotato di una visiera per gli occhi disponibile in tre versioni: una trasparente, una leggermente specchiata (denominata Mirror Glace) e una fumè. Si chiama Mag Clip Shield ed è molto ampia, protegge dal vento, dal freddo, dagli insetti e dai detriti occasionali sollevati dagli altri mezzi.
Il sistema di aggancio della visiera è ingegnoso e anche qui sfrutta i magneti, utilizzando la stessa tecnologia già vista sul casco da crono MET Drone. Permette inoltre di mantenerla applicata al casco in posizione rovesciata, sopra al piccolo visierino, se non vogliamo indossarla sul viso.
Il peso rilevato del Grancorso in taglia M è di 312 grammi (320 dichiarati). Il prezzo è di 140 euro per il casco, 29 euro per le visiere trasparenti e fumè (30 grammi) e 39 euro per la Mirror Glace. La luce opzionale (15 grammi) costa 29 euro.
Quattro i colori disponibili del casco: nero matte, bianco, deep blue e giallo. Certificazioni: NTA, CE, AS/NZS, US.
Taglie e pesi: S 52/56 cm 305 g – M 56/58 cm, 312 g – L 58/62 cm, 360 g.
Il casco MET Grancorso in prova
Ho testato il casco MET Grancorso sia su alcune ebike sia utilizzando bici normali, visto che il comfort è davvero alto e la protezione aggiuntiva fornisce un senso di sicurezza maggiore tanto da preferirlo ad altri prodotti.
Il test si è svolto nella stagione fredda ma alcune giornate primaverili con il termometro verso i 20° hanno permesso di valutarne anche l’effettiva ventilazione, anche se sulle ebike nei tragitti urbani non si arriva quasi mai a sudare (a meno di non tenere il motore spento o avere la batteria scarica).
La calzata è davvero avvolgente e confortevole, i cinghietti sono comodi sul viso e sotto la gola. La chiusura è la migliore in assoluto in quanto a velocità di aggancio/sgancio. Il sistema di ritenzione personalizzabile Safe-T Advance dà quel tocco in più, visto che ognuno di noi ha una forma della testa differente. Promossi i gommini in silicone sui lati della nuca, donano ulteriore stabilità e comfort.
In sella non c’è differenza tra indossare il Grancorso o un caschetto normale. Il peso è contenuto tenendo conto del materiale aggiuntivo e della maggior protezione.
La ventilazione è buona per un casco urban, le sei prese d’aria sono posizionate strategicamente e la canalizzazione interna fa il suo dovere.
La visiera in policarbonato è la parte più evidente tra le particolarità di questo prodotto e dona un look futuristico quando è installata sul viso: di certo non si passa inosservati con indosso il MET Grancorso.
Sotto la visiera si possono indossare occhiali da vista o da sole, è molto coprente ma lo spazio tra il viso e la Mag Clip Shield, a seconda di chi lo indossi, è piuttosto ampio.
Non si è mai appannata durante l’uso grazie alle sue 12 prese d’aria e allo speciale trattamento anti fog né tanto meno staccata, neanche sui percorsi più dissestati.
Alle alte velocità il flusso di aria che arriva sugli occhi è piuttosto avvertibile, quindi la Mag Clip Shield risulta un’ottima protezione da insetti o detriti e una discreta protezione dal vento.
L’unica pecca a mio avviso è la posizione fissa della visiera davanti al viso: il fatto che resti piuttosto staccata dal volto fa sì che la protezione in gomma nera che riveste il bordo resti nel campo visivo, cosa che non avverrebbe se solo si potesse avvicinare leggermente agli occhi.
Altra considerazione, se si utilizza il Grancorso con la visiera riposta sopra al casco si vanno praticamente a chiudere le due prese d’aria frontali limitando la ventilazione, ma visto che durante l’uso si dovrebbe mantenere la visiera sul viso, il problema non si pone.
Infine, in entrambe le posizioni la visiera è molto stabile grazie alle calamite integrate nella calotta. Il passaggio da una posizione all’altra è semplice e veloce, quasi automatico.
Conclusioni
Il MET Grancorso rappresenta uno dei primi prodotti di MET certificato NTA, creato quindi esclusivamente per le speed pedelec. La severità dei test per l’omologazione speciale lo rendono molto sicuro, nonostante il peso e l’aspetto sia quelli di un caschetto da bici normale.
Il comfort, i particolari optional e la linea elegante fanno del Grancorso un ottimo compagno di pedalate urbane in sella a ebike e anche a bici tradizionali.
Il prezzo è giustificato dalla qualità costruttiva e gli standard di omologazione e ci sembra naturale e doveroso, a fronte di una spesa importante per una ebike, essere certi di avere in testa il massimo della protezione disponibile sul mercato.
Cosa ci è piaciuto:
- La sicurezza, la comodità e gli optional.
Cosa non ci ha convinto:
- La visiera ha un’impostazione fissa.
- 140 €